Decreto Legge - 31/05/2021 - n. 77 art. 46 - (Modifiche alla disciplina del dibattito pubblico)(Modifiche alla disciplina del dibattito pubblico) 1. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, adottato su proposta della Commissione nazionale per il dibattito pubblico di cui all'articolo 22, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, possono essere individuate, in relazione agli interventi di cui all'articolo 44, comma 1, nonché a quelli finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR e del PNC, soglie dimensionali delle opere da sottoporre obbligatoriamente a dibattito pubblico inferiori a quelle previste dall'Allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 maggio 2018, n. 76. In relazione agli interventi di cui all'Allegato IV al presente decreto, il dibattito pubblico ha una durata massima di quarantacinque giorni e tutti i termini previsti dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 76 del 2018, sono ridotti della metà. Nei casi di obbligatorietà del dibattito pubblico, la stazione appaltante provvede ad avviare il relativo procedimento contestualmente alla trasmissione del progetto di fattibilità tecnica ed economica al Consiglio superiore dei lavori pubblici per l'acquisizione del parere di cui all'articolo 44, comma 1. In caso di restituzione del progetto ai sensi del secondo periodo dell'articolo 44, comma 1, il dibattito pubblico è sospeso con avviso pubblicato sul sito internet istituzionale della stazione appaltante e il termine di cui al secondo periodo del presente comma riprende a decorrere dalla data di pubblicazione sul medesimo sito internet istituzionale dell'avviso di trasmissione del progetto di fattibilità tecnica ed economica integrato o modificato secondo le indicazioni rese dal Comitato speciale del Consiglio superiore di lavori pubblici. Gli esiti del dibattito pubblico e le osservazioni raccolte sono valutate nella conferenza di servizi di cui all'articolo 44, comma 4, tenuto conto delle preminenti esigenze di appaltabilità dell'opera e della sua realizzazione entro i termini previsti dal PNRR ovvero, in relazione agli interventi finanziati con le risorse del PNC, dal decreto di cui al comma 7 dell'articolo 1 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101. Al fine di assicurare il rispetto dei termini di cui al secondo periodo del presente comma, la Commissione nazionale per il dibattito pubblico provvede ad istituire, entro il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, un elenco di soggetti, in possesso di comprovata esperienza e competenza nella gestione dei processi partecipativi ovvero nella gestione ed esecuzione delle attività di programmazione e pianificazione in materia urbanistica o di opere pubbliche, cui conferire l'incarico di coordinatore del dibattito pubblico, come disciplinato dal decreto adottato in attuazione dell'articolo 22, comma 2, del citato decreto legislativo n. 50 del 2016. In caso di inosservanza da parte della stazione appaltante dei termini di svolgimento del dibattito pubblico previsti dal presente comma, la Commissione nazionale per il dibattito pubblico esercita, senza indugio, i necessari poteri sostitutivi. Ai componenti della Commissione nazionale è riconosciuto, per il periodo dal 2021 al 2026 in caso di esercizio dei poteri sostitutivi, il rimborso delle spese di missione nei limiti previsti per il personale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, con oneri non superiori a 22.500 euro per l'anno 2021 e a 45.000 euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 1. 2. Agli oneri di cui al comma 1, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2021 - 2023, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali», della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2021, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. [1] Comma modificato dall'articolo 1, comma 1, della Legge 29 luglio 2021, n. 108, in sede di conversione e successivamente dall'articolo 10, comma 1, lettera c), del D.L. 16 giugno 2022, n. 68, convertito con modificazioni dalla Legge 5 agosto 2022, n. 108. InquadramentoL'istituto del dibattito pubblico, ispirato al modello del «débat public» francese, trova per la prima volta nel nostro ordinamento la sua disciplina nell'art. 22 del d.lgs. n. 50/2016, con lo scopo di coinvolgere le collettività locali nelle scelte di localizzazione e realizzazione delle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevante impatto ambientale, sociale, economico o sull'assetto del territorio, individuate con d.P.C.M. n. 76 del 10 maggio 2018. In estrema sintesi, il legislatore stabilisce che sui contenuti del progetto di fattibilità tecnica ed economica, ovvero del documento di fattibilità delle alternative progettuali di cui all'art. 23 comma 5 del d.lgs. n. 50/2016, venga avviato, soprattutto nei territori direttamente interessati, un dibattito pubblico consistente in incontri di informazione, approfondimento, discussione, gestione dei conflitti, e nella raccolta di proposte e posizioni da parte di cittadini, associazioni, istituzioni. Il d.l. 77/2021 convertito dalla l. 108/2021, ed in particolare l'art. 46, introduce una serie di modifiche al citato strumento del dibattito pubblico qualora venga applicato in relazione alle opere infrastrutturali di cui all'Allegato IV del d.l. 77/2021, o a quelle finanziate in tutto o in parte con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (cd. PNRR), e con quelle del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (cd. PNC). Tra le novità si segnala, la riduzione della tempistica necessaria alla conclusione del dibattito pubblico, la possibile modifica delle soglie dimensionali delle opere per cui è previsto l'obbligo di avvio del dibattito pubblico, l'attribuzione alla Commissione nazionale per il dibattito pubblico di un potere sostitutivo in caso di inosservanza dei termini per lo svolgimento del procedimento. “Il testo della disposizione è stato modificato, con effetto dal 1° febbraio 2022 , dalla la legge 23 dicembre 2021, n. 238 recante “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2019- 2020”. L'iter previsto per le opere di cui all'All. IV e di quelle finanziate con le risorse del PNRR e del PNCNel comma 1 dell'art. 46 sono contenute tutte le novità inerenti il dibattito pubblico. Si premette, in primo luogo, che le nuove prescrizioni operino principalmente con riferimento alle grandi opere infrastrutturali di cui all'articolo 44,comma 1 del d.l. 77/2021 e, in misura residuale, rispetto a quelle finanziate in tutto o in parte con le risorse del PNRR e del PNC. In ordine agli interventi di cui all'art. 44 comma 1 (ed elencati espressamente nell'Allegato IV del d.l. 77/2021), qualora l'avvio del dibattito pubblico dovesse essere obbligatorio in base ai parametri fissati dall'Allegato 1 del D.P.C.M. 76/2018, e secondo le soglie dimensionali eventualmente stabilite da un futuro decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (da adottare, ai sensi del comma 1 dell'art. 46, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del d.l. 77/2021), la stazione appaltante competente avvia il relativo procedimento contestualmente alla trasmissione del progetto di fattibilità tecnica ed economica al Consiglio superiore dei lavori pubblici per l'acquisizione del parere tecnico. L'art. 44, comma 1 prevede, infatti, al verificarsi di determinati presupposti, che il progetto di fattibilità tecnica ed economica venga trasmesso al Consiglio superiore dei lavori pubblici per l'espressione, tramite l'istituito Comitato speciale, di un suo parere. La procedura, in questi casi, è molto più snella rispetto a quella ordinaria, avendo previsto la novella che il dibattito pubblico non possa avere una durata superiore a quarantacinque giorni, e che tutti i termini previsti dal Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 10 maggio 2018, n. 76 (“Regolamento recante modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico”), vengano ridotti della metà. Si tratta, questa, di una misura a forte impronta acceleratoria, soprattutto in relazione ai termini di conclusione del dibattito pubblico visto che, secondo l'art. 5 comma 2 del citato d.P.C.M. 76/2018, esso dovrebbe essere definito entro e non oltre quattro mesi (prorogabili di ulteriori due in caso di comprovata necessità) dalla pubblicazione del dossier di progetto dell'opera. Il comma 1 chiarisce, inoltre, che nel caso in cui il Comitato speciale dovesse restituire alla stazione appaltante il progetto di fattibilità a causa di gravi carenze formali o sostanziali dello stesso, i termini abbreviati previsti per lo svolgimento della procedura del dibattito pubblico andranno sospesi (di tale circostanza dovrà essere dato avviso mendiate pubblicazione sul sito istituzionale della stazione appaltante), per poi ricominciare a decorrere dalla data di pubblicazione, sul medesimo sito dell'amministrazione appaltante, dell'avviso di trasmissione al Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici del progetto di fattibilità tecnica ed economica integrato e modificato in ottemperanza alle direttive di quest'ultimo. Terminato l'iter previsto, gli esiti del dibattito pubblico e le osservazioni raccolte sono sottoposte al vaglio della conferenza di servizi convocata dalla stazione appaltante ai sensi dell'articolo 44, comma 4 del d.l. 77/2021, per la determinazione conclusiva sul progetto di fattibilità tecnica ed economica. Al fine di garantire che i termini stabiliti per l'avvio e la conclusione del dibattito pubblico vengano rispettati, la novella assegna alla Commissione nazionale per il dibattito pubblico, istituita ai sensi dell'art. 22 comma 2 del d.lgs. 50/2016 con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 627 del 30.12.2020, due compiti fondamentali: a) costituire un elenco di soggetti, in possesso di comprovata esperienza e competenza nella gestione dei processi partecipativi, ovvero nella gestione ed esecuzione delle attività di programmazione e pianificazione in materia urbanistica o di opere pubbliche, cui conferire l'incarico di coordinatore del dibattito pubblico ai sensi dell'art. 6 del d.P.C.M. n. 76/2018; b) sostituire la stazione appaltante in caso di inosservanza dei termini suddetti. La medesima Commissione nazionale per il dibattito pubblico, con la Raccomandazione n. 2 del 6.09.2021, avente ad oggetto le “Linee guida sul procedimento abbreviato per le opere di cui all'allegato n. 4, per le quali è obbligatorio il Dibattito Pubblico, ai sensi di quanto previsto dall'art. 46 del decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni legge di conversione 29 luglio 2021, n. 108, recante “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”, ha chiarito e meglio esplicitato i diversi termini temporali e le differenti fasi del procedimento del Dibattito pubblico in relazione alle opere indicate nell'Allegato IV del d.l. 77/2021. In merito alle novità introdotte all'istituto del dibattito pubblico da avviare in relazione agli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR e del PNC, e diversi da quelli elencati nell'Allegato IV del d.l. 77/2021, il comma 1 segnala la possibilità di individuare, con decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, soglie dimensionali delle opere inferiori a quelle previste dall'Allegato 1 del d.P.C.M. n. 76/2018. BibliografiaCaringella, Manuale dei contratti pubblici, Roma, 2021; Giustiniani-Caringella, I Contratti Pubblici, Roma, 2021; Rovelli, Manuale del RUP, Roma, 2021. |