Dovuto preavviso del trasferimento ed art. 1460, co. 2, c.c.

24 Maggio 2022

Se il CCNL prevede un termine di preavviso per il provvedimento datoriale di trasferimento, il lavoratore, qualora suddetto termine non venga rispettato, può rifiutarsi ai sensi dell'art. 1460, co. 2, c.c. o rischia il licenziamento?

Se il CCNL prevede un termine di preavviso per il provvedimento datoriale di trasferimento, il lavoratore, qualora suddetto termine non venga rispettato, può rifiutarsi ai sensi dell'art. 1460, co. 2, c.c. o rischia il licenziamento?

La giurisprudenza di legittimità in materia di rifiuto opposto dal lavoratore alla modifica unilaterale della sede della propria attività, ha evidenziato che l'inottemperanza deve essere valutata, sotto il profilo sanzionatorio, alla luce del disposto dell'art. 1460, co.2 c.c.

Tale disposizione, infatti, prevede che nei contratti a prestazioni corrispettive – quale è il contratto di lavoro - la parte non inadempiente non può rifiutare l'esecuzione se, avuto riguardo alle circostanze concrete della fattispecie, il rifiuto è contrario a buona fede.

Ai fini di tale verifica si potrà tenere conto, in via esemplificativa, della entità dell'inadempimento datoriale in relazione al complessivo assetto di interessi regolato dal contratto, della concreta incidenza del detto inadempimento su fondamentali esigenze di vita e familiari del lavoratore, della puntuale, l'esplicitazione delle ragioni tecniche, organizzative e produttive alla base del provvedimento di trasferimento, l'incidenza del comportamento del lavoratore sulla organizzazione datoriale e più in generale sulla realizzazione degli interessi aziendali.

Nell'ipotesi in cui il CCNL applicato preveda espressamente, a tutela del lavoratore, un periodo di preavviso in ipotesi di trasferimento, si dovrà considerare non soltanto la distanza della nuova sede rispetto alla precedente, ma anche le ragioni specifiche che hanno determinato l'urgenza del trasferimento. In ogni caso, si rammenta, il lavoratore è tenuto a darne comunicazione al datore, ponendo a disposizione dello stesso la propria attività presso la sede di origine.

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