Decreto legislativo - 30/03/2001 - n. 165 art. 39 bis - Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilita' 1Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilita' 1 1. Presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e' istituita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilita', di seguito Consulta. 2. La Consulta e' composta da un rappresentante del Dipartimento della funzione pubblica, un rappresentante del Presidente del Consiglio dei ministri ovvero del Ministro delegato per la famiglia e le disabilita', un rappresentante del Dipartimento per le pari opportunita', un rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un rappresentante del Ministero della salute, un rappresentante dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), un rappresentante dell'Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (ANPAL), due rappresentanti designati dalla Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, due rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale e due rappresentanti delle associazioni del mondo della disabilita' indicati dall'osservatorio nazionale di cui all'articolo 3 della legge 3 marzo 2009, n. 18. Ai componenti della Consulta non spettano gettoni di presenza, compensi, indennita' ed emolumenti comunque denominati, ad eccezione del rimborso delle spese effettivamente sostenute previsto dalla normativa vigente 2. 3. La Consulta svolge le seguenti funzioni: a) elabora piani, programmi e linee di indirizzo per ottemperare agli obblighi di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68; b) effettua il monitoraggio sul rispetto degli obblighi di comunicazione di cui all'articolo 39-quater; c) propone alle amministrazioni pubbliche iniziative e misure innovative finalizzate al miglioramento dei livelli di occupazione e alla valorizzazione delle capacita' e delle competenze dei lavoratori disabili nelle pubbliche amministrazioni; d) prevede interventi straordinari per l'adozione degli accomodamenti ragionevoli nei luoghi di lavoro previsti dall'articolo 3, comma 3-bis, del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216; e) verifica lo stato di attuazione e la corretta applicazione delle disposizioni in materia di tutela e sostegno della disabilita' da parte delle amministrazioni, con particolare riferimento alle forme di agevolazione previste dalla legge e alla complessiva disciplina delle quote di riserva. [1] Articolo inserito dall'articolo 6, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 75. [2] Comma modificato dall'articolo 3, comma 4, lettera l-bis), del D.L. 12 luglio 2018, n. 86, convertito con modificazioni dalla Legge 9 agosto 2018, n. 97. InquadramentoL'art. 10 del d.lgs. n. 75/2017 ha inteso rafforzare gli strumenti, all'interno delle p.a., per la più efficace attuazione della legislazione sul diritto al lavoro dei disabili. Tra le novità recate dalla riforma Madia si colloca il varo di un inedito organismo: la Consulta Nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità (Berlingò). All'istituzione della Consulta Nazionale presso il Dipartimento della funzione pubblica provvede il neo introdotto art. 39-bis del decreto n. 165 (comma 1). L'organismo è composto da: un rappresentante dello stesso Dipartimento della funzione pubblica, un rappresentante del Dipartimento per le pari opportunità, un rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un rappresentante del Ministero della salute, un rappresentante dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), un rappresentante dell'Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (ANPAL), due rappresentanti designati dalla Conferenza unificata, due rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale e due rappresentanti delle associazioni del mondo della disabilità indicati dall'osservatorio nazionale di cui all'art. 3 della l. 3 marzo 2009, n. 18. Ad essi si è aggiunto, con il d.l. 12 luglio 2018, n. 86, un rappresentante del Presidente del Consiglio dei ministri ovvero del Ministro delegato per la famiglia e le disabilita. A tutti i componenti della Consulta compete esclusivamente il rimborso delle spese effettivamente sostenute. Sono esclusi gettoni di presenza o qualsiasi altro emolumento comunque denominato (comma 2). Le funzioni attribuite alla Consulta sono compendiate al comma 3. Accanto ai compiti di monitoraggio/verifica ed all'elaborazione di piani, programmi, linee di indirizzo e proposte, si segnala la previsione di interventi straordinari per l'adozione degli accomodamenti ragionevoli nei luoghi di lavoro, contemplati dall'art. 3, comma 3-bis, del d.lgs. 9 luglio 2003, n. 216. Quest'ultimo sancisce che, al fine di garantire il rispetto del principio della parità di trattamento dei disabili, i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad adottare accomodamenti ragionevoli – come definiti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dalla l. n. 18/2009) – per garantire alle persone con disabilità la piena eguaglianza con gli altri lavoratori. BibliografiaBerlingò, L'effettività dell'integrazione lavorativa del disabile alla luce delle più recenti riforme della pubblica amministrazione, in giurcost.org. |