Decreto legislativo - 7/03/2005 - n. 82 art. 23 - (Copie analogiche di documenti informatici) 1 .(Copie analogiche di documenti informatici) 1. Art. 23. 1. Le copie su supporto analogico di documento informatico, anche sottoscritto con firma elettronica avanzata, qualificata o digitale, hanno la stessa efficacia probatoria dell'originale da cui sono tratte se la loro conformita' all'originale in tutte le sue componenti e' attestata da un pubblico ufficiale a cio' autorizzato. 2. Le copie e gli estratti su supporto analogico del documento informatico, conformi alle vigenti regole tecniche, hanno la stessa efficacia probatoria dell'originale se la loto conformita' non e' espressamente disconosciuta. Resta fermo, ove previsto l'obbligo di conservazione dell'originale informatico. 2-bis. Sulle copie analogiche di documenti informatici puo' essere apposto a stampa un contrassegno, sulla base dei criteri definiti con le Linee guida, tramite il quale e' possibile accedere al documento informatico, ovvero verificare la corrispondenza allo stesso della copia analogica. Il contrassegno apposto ai sensi del primo periodo sostituisce a tutti gli effetti di legge la sottoscrizione autografa del pubblico ufficiale e non puo' essere richiesta la produzione di altra copia analogica con sottoscrizione autografa del medesimo documento informatico. I soggetti che procedono all'apposizione del contrassegno rendono disponibili gratuitamente sul proprio sito Internet istituzionale idonee soluzioni per la verifica del contrassegno medesimo. 2.
[1] Articolo inizialmente modificato dall'articolo 11 del D.Lgs. 4 aprile 2006, n. 159 e dall'articolo 16, comma 12, del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e successivamente sostituito dall'articolo 16, comma 1, del D.Lgs. 30 dicembre 2010, n. 235. [2] Comma aggiunto dall'articolo 20, comma 1, del D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179 e successivamente modificato dagli articoli 23, comma 1, e 66, comma 1, del D.Lgs. 13 dicembre 2017, n. 217. InquadramentoL'art. 23 si innesta perfettamente in senso contrario alla cd. digitalizzazione documentale, con la quale si intende la «trasformazione» di un documento cartaceo in un documento digitale. Una copia analogica ha per l'appunto un significato esattamente opposto: il documento originario è stilato direttamente in formato digitale e di questo originale digitale viene tratta una copia analogica. È il caso, ad esempio, di una stampa di un file prodotto dalla P.A. Disciplina della copia analogicaLa copia analogica di documento informatico, anche sottoscritto con firma elettronica avanzata, qualificata o digitale, ha la stessa efficacia probatoria dell'originale da cui è tratta ai sensi del comma 1 dell'art. 23 CAD solo se i due documenti siano completamente conformi e la loro validità sia attestata da un soggetto qualificato. La copia analogica ha la stessa validità dell'originale informatico anche se la loro conformità non è espressamente disconosciuta (comma 2). Sulla copia analogica di un documento informatico può essere apposto un contrassegno digitale (o timbro digitale o glifo) grazie al quale è possibile accedere alla copia analogica e stabilire una corrispondenza univoca tra il documento cartaceo e non. (Arcella, Vitrani, 16). Vige inoltre l'onere in capo ai soggetti che procedono all'apposizione del «contrassegno» di rendere disponibili gratuitamente sul proprio sito internet istituzionale soluzioni per la verifica del contrassegno stesso (comma 2-bis). Il contrassegno è costituito da un segno gligoo timbro digitale, come un codice a barre o qr code, idoneo a consentire il collegamento univoco con una pagina del sito internet della P.A. o del pubblico ufficiale ove viene mostrato l'originale del documento informatico. La copia analogica, per poter essere considerata valida a tutti gli effetti, deve dunque attestare la conformità di alcuni aspetti rispetto all'originale digitale. Normalmente, sull'attestato di conformità della copia, devono essere specificati: Software usato per la creazione del documento informatico; Tipologia di firma elettronica utilizzata; Indicazione di quali sono gli strumenti di verifica; Marcatura temporale (se presente). BibliografiaArcella, Vitrani, CAD e decreto «semplificazioni»: tutte le novità, Milano, 2021. |