Decreto legislativo - 7/03/2005 - n. 82 art. 43 - Conservazione ed esibizione dei documenti 1

Michele Iaselli

Conservazione ed esibizione dei documenti 1

Art. 43.

1. Gli obblighi di conservazione e di esibizione di documenti si intendono soddisfatti a tutti gli effetti di legge a mezzo di documenti informatici, se le relative procedure sono effettuate in modo tale da garantire la conformita' ai documenti originali e sono conformi alle Linee guida 23.

1-bis. Se il documento informatico e' conservato per legge da uno dei soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, cessa l'obbligo di conservazione a carico dei cittadini e delle imprese che possono in ogni momento richiedere accesso al documento stesso ai medesimi soggetti di cui all'articolo 2, comma 2. Le amministrazioni rendono disponibili a cittadini ed imprese i predetti documenti attraverso servizi on-line accessibili previa identificazione con l'identita' digitale di cui all'articolo 64 ed integrati con i servizi di cui agli articoli 40-ter e 64-bis 4.

2. Restano validi i documenti degli archivi, le scritture contabili, la corrispondenza ed ogni atto, dato o documento già conservati mediante riproduzione su supporto fotografico, su supporto ottico o con altro processo idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali ai sensi della disciplina vigente al momento dell'invio dei singoli documenti nel sistema di conservazione 5.

3. I documenti informatici, di cui è prescritta la conservazione per legge o regolamento, possono essere archiviati per le esigenze correnti anche con modalità cartacee e sono conservati in modo permanente con modalità digitali, nel rispetto delle Linee guida 6 7.

4. Sono fatti salvi i poteri di controllo del Ministero per i beni e le attività culturali sugli archivi delle pubbliche amministrazioni e sugli archivi privati dichiarati di notevole interesse storico ai sensi delle disposizioni del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

 

[3] Per le regole tecniche in materia di sistema di conservazione ai sensi del presente comma vedi il D.P.C.M. 3 dicembre 2013.

[7] Per le regole tecniche in materia di sistema di conservazione ai sensi del presente comma vedi il D.P.C.M. 3 dicembre 2013.

Inquadramento

L'art. 43 è stato modificato inserendo il comma 1-bis nel quale si legge che cessa l'obbligo di conservazione, in capo ai cittadini e alle imprese, del documento informatico già conservato per legge da uno dei soggetti di cui all'art. 2, comma 2. I cittadini e le imprese possono richiederne l'accesso in ogni momento.

Per quanto riguarda la conservazione dei documenti in capo alle P.A., l'avvocato Eugenio Prosperetti ha sottolineato che «secondo la disciplina attuale dell'accesso, esso può essere richiesto ma non si prevede che debba essere necessariamente concesso (il diritto d'accesso può anche essere negato per vari motivi).» Pertanto ha affermato che sarebbe stato meglio adottare una norma che obbligasse le PP.AA. a rendere disponibili al cittadino interessato i documenti sulla base di un accesso con l'identità digitale.

L'avvocato Andrea Lisi ha inoltre rimarcato che questa norma renderebbe «la P.A. unica depositaria dei documenti dei cittadini» e metterebbe questi ultimi in una posizione di «dipendenza» verso la P.A., dando vita ad un rapporto squilibrato tra le parti. Inoltre ha sottolineato che ad oggi non sono molte le Pubbliche Amministrazioni dotate di sistemi di conservazione pienamente sicuri ed efficienti, che mettano al riparo i documenti dell'utente da tutti i possibili rischi (smarrimento, modifica etc.).

Il Consiglio di Stato (con parere del 17 maggio) aveva fatto notare che la previsione di questo obbligo in capo ai soggetti regolati dal CAD non impedirebbe a cittadini e imprese di detenere comunque una copia del documento. Per questi motivi la norma non comporta una minor tutela per cittadini e imprese, ma soltanto una diminuzione degli oneri in capo a questi.

Il Consiglio di Stato aveva inoltre ritenuto opportuno estendere l'applicazione di questa disposizione anche ad altri soggetti, quali ad esempio le associazioni, che restano invece escluse dalla previsione della norma la quale recita espressamente: «cessa l'obbligo di conservazione a carico dei cittadini e delle imprese». Questa proposta del Consiglio non è stata però recepita nel nuovo CAD.

Bibliografia

Iaselli, La pubblica amministrazione digitale, Napoli, 2009; Manca, Le firme elettroniche. Normative, standard, scenari e modalità di utilizzo, Roma, 2021.

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