Decreto legislativo - 7/03/2005 - n. 82 art. 64 - Sistema pubblico per la gestione delle identita' digitali e modalita' di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni 12(A)

Michele Iaselli

Sistema pubblico per la gestione delle identita' digitali e modalita' di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni 12(A)

 

[ 1. La carta d'identità elettronica e la carta nazionale dei servizi costituiscono strumenti per l'accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni per i quali sia necessaria l'identificazione informatica.] 3

[2. Le pubbliche amministrazioni possono consentire l'accesso ai servizi in rete da esse erogati che richiedono l'identificazione informatica anche con strumenti diversi dalla carta d'identita' elettronica e dalla carta nazionale dei servizi, purche' tali strumenti consentano l'individuazione del soggetto che richiede il servizio. Con l'istituzione del sistema SPID di cui al comma 2-bis, le pubbliche amministrazioni possono consentire l'accesso in rete ai propri servizi solo mediante gli strumenti di cui al comma 1, ovvero mediante servizi offerti dal medesimo sistema SPID. L'accesso con carta d'identità elettronica e carta nazionale dei servizi è comunque consentito indipendentemente dalle modalità di accesso predisposte dalle singole amministrazioni.] 4

2-bis. Per favorire la diffusione di servizi in rete e agevolare l'accesso agli stessi da parte di cittadini e imprese, anche in mobilita', e' istituito, a cura dell'Agenzia per l'Italia digitale, il sistema pubblico per la gestione dell'identita' digitale di cittadini e imprese (SPID) 5.

2-ter. Il sistema SPID e' costituito come insieme aperto di soggetti pubblici e privati che, previo accreditamento da parte dell'AgID, secondo modalita' definite con il decreto di cui al comma 2-sexies, identificano gli utenti per consentire loro  il compimento di attivita' e l'accesso ai servizi in rete6.

2-quater. L'accesso ai servizi in rete erogati dalle pubbliche amministrazioni che richiedono identificazione informatica avviene tramite SPID , nonche' tramite la carta di identita' elettronica. Il sistema SPID e' adottato dalle pubbliche amministrazioni nei tempi e secondo le modalita' definiti con il decreto di cui al comma 2- sexies. Resta fermo quanto previsto dall'articolo 3-bis, comma 01 7.

2-quinquies. Ai fini dell'erogazione dei propri servizi in rete, e' altresi' riconosciuta ai soggetti privati, secondo le modalita' definite con il decreto di cui al comma 2-sexies, la facolta' di avvalersi del sistema SPID per la gestione dell'identita' digitale dei propri utenti, nonche' la facolta' di avvalersi della carta di identita' elettronica. L'adesione al sistema SPID ovvero l'utilizzo della carta di identita' elettronica per la verifica dell'accesso ai propri servizi erogati in rete per i quali e' richiesto il riconoscimento dell'utente esonera  i predetti soggetti da un obbligo generale di sorveglianza delle attivita' sui propri siti, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 708.

2-sexies. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, sono definite le caratteristiche del sistema SPID, anche con riferimento:

a) al modello architetturale e organizzativo del sistema;

b) alle modalita' e ai requisiti necessari per l'accreditamento dei gestori dell'identita' digitale;

c) agli standard tecnologici e alle soluzioni tecniche e organizzative da adottare anche al fine di garantire l'interoperabilita' delle credenziali e degli strumenti di accesso resi disponibili dai gestori dell'identita' digitale nei riguardi di cittadini e imprese [, compresi gli strumenti di cui al comma 1];

d) alle modalita' di adesione da parte di cittadini e imprese in qualita' di utenti di servizi in rete;

e) ai tempi e alle modalita' di adozione da parte delle pubbliche amministrazioni in qualita' di erogatori di servizi in rete;

f) alle modalita' di adesione da parte delle imprese interessate in qualita' di erogatori di servizi in rete 9.

[2-septies. Un atto giuridico puo' essere posto in essere da un soggetto identificato mediante SPID, nell'ambito di un sistema informatico avente i requisiti fissati nelle regole tecniche adottate ai sensi dell'articolo 71, attraverso processi idonei a garantire, in maniera manifesta e inequivoca, l'acquisizione della sua volonta'. Restano ferme le disposizioni concernenti il deposito degli atti e dei documenti in via telematica secondo la normativa anche regolamentare in materia di processo telematico.] 10

[2-octies. Le pubbliche amministrazioni consentono mediante SPID l'accesso ai servizi in rete da esse erogati che richiedono identificazione informatica.]  11

2-nonies. L'accesso di cui al comma 2-quater puo' avvenire anche con [la carta di identita' elettronica e] la carta nazionale dei servizi 12.

2-decies. Le pubbliche amministrazioni, in qualita' di fornitori dei servizi, usufruiscono gratuitamente delle verifiche rese disponibili dai gestori di identita' digitali e dai gestori di attributi qualificati13.

2-undecies. I gestori dell'identita' digitale accreditati sono iscritti in un apposito elenco pubblico, tenuto da AgID, consultabile anche in via telematica14.

2-duodecies. La verifica dell'identita' digitale con livello di garanzia almeno significativo, ai sensi dell'articolo 8, paragrafo 2, del Regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento e del Consiglio europeo del 23 luglio 2014, produce, nelle transazioni elettroniche o per l'accesso ai servizi in rete, gli effetti del documento di riconoscimento equipollente, di cui all'articolo 35 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. La disposizione di cui al periodo precedente si applica altresì in caso di identificazione elettronica ai fini dell'accesso ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni e dai soggetti privati tramite canali fisici. L'identita' digitale, verificata ai sensi del presente articolo e con livello di sicurezza almeno significativo, attesta gli attributi qualificati dell'utente, ivi compresi i dati relativi al possesso di abilitazioni o autorizzazioni richieste dalla legge ovvero stati, qualita' personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche, ovvero gli altri dati, fatti e informazioni funzionali alla fruizione di un servizio attestati da un gestore di attributi qualificati, secondo le modalita' stabilite da AgID con Linee guida15

[3. Ferma restando la disciplina riguardante le trasmissioni telematiche gestite dal Ministero dell'economia e delle finanze e dalle agenzie fiscali, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato per l'innovazione e le tecnologie, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, è fissata la data, comunque non successiva al 31 marzo 2011, a decorrere dalla quale non è più consentito l'accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni, con strumenti diversi dalla carta d'identità elettronica e dalla carta nazionale dei servizi. [È prorogato alla medesima data il termine relativo alla procedura di accertamento preventivo del possesso della Carta di identità elettronica (CIE), di cui all' articolo 8, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 2 marzo 2004, n. 117 , limitatamente alle richieste di emissione di Carte nazionali dei servizi (CNS) da parte dei cittadini non residenti nei comuni in cui è diffusa la CIE] 16 17 18 19] 20.

3-bis. Fatto salvo quanto previsto dal comma 2-nonies, i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a), utilizzano esclusivamente le identità digitali SPID e la carta di identità elettronica ai fini dell'identificazione dei cittadini che accedono ai propri servizi in rete. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale è stabilita la data a decorrere dalla quale i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a), utilizzano esclusivamente le identità digitali SPID, la carta di identità elettronica e la Carta Nazionale dei servizi per consentire l'accesso delle imprese e dei professionisti ai propri servizi in rete, nonché la data a decorrere dalla quale i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettere b) e c) utilizzano esclusivamente le identità digitali SPID, la carta di identità elettronica e la carta Nazionale dei servizi ai fini dell'identificazione degli utenti dei propri servizi on-line.2122

3-ter. I gestori dell'identità digitale accreditati, in qualità di gestori di pubblico servizio, prima del rilascio dell'identità digitale a una persona fisica, verificano i dati identificativi del richiedente, ivi inclusi l'indirizzo di residenza e, ove disponibili, il domicilio digitale o altro indirizzo di contatto, mediante consultazione gratuita dei dati disponibili presso l'ANPR di cui all'articolo 62, anche tramite la piattaforma prevista dall'articolo 50-ter. Tali verifiche sono svolte anche successivamente al rilascio dell'identità digitale, con cadenza almeno annuale, anche ai fini della verifica dell'esistenza in vita. Il direttore dell'AgID, previo accertamento dell'operatività delle funzionalità necessarie, fissa la data a decorrere dalla quale i gestori dell'identità digitale accreditati sono tenuti ad effettuare le verifiche di cui ai precedenti periodi 23.

_________________

(A) In riferimento al presente articolo vedi: Nota Agenzia delle Dogane 5 gennaio 2021,  n. 2874/RU; Circolare INPS - Istituto nazionale previdenza sociale 2 luglio 2021, n. 95.

[2]  Per il finanziamento di interventi di cui al presente articolo, relativamente ai primi tre trimestri del 2020, vedi l'articolo 1 del D.P.C.M. 5 ottobre 2020.

[5] Comma aggiunto dall'articolo 17-ter, comma 2, del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla Legge 9 agosto 2013 n. 98.

[9] Comma aggiunto dall'articolo 17-ter, comma 2, del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla Legge 9 agosto 2013 n. 98 e successivamente modificato dall'articolo 50, comma 1, lettera d), del D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179.

[15] Comma inserito dall'articolo 24, comma 1, lettera e), numero 5),  del D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120 e successivamente modificato dall'articolo 32, comma 1, lettera a-bis), del D.L. 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla Legge 29 giugno 2022, n. 79.

[16] Comma modificato dall'articolo 27 del D.Lgs. 4 aprile 2006, n. 159.

[19] Comma modificato dall'articolo 1, comma 1, del D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, che ha sostituito il termine di scadenza del 31 dicembre 2010, di cui al presente comma, al 31 marzo 2011.

[21] Comma aggiunto dall'articolo 56, comma 1, lettera f), del D.Lgs. 13 dicembre 2017, n. 217 e da ultimo modificato dall'articolo 24, comma 1, lettera e), numero 6),  del D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120. Vedi anche il successivo comma 3 del medesimo articolo 24, D.L. n. 76/2020.

[22] Comma sostituito dall'articolo 66-bis, comma 3, del D.L. 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla Legge 29 luglio 2021, n. 108 e successivamente dall'articolo 10, comma 7, del D.L. 10 settembre 2021, n. 121, convertito con modificazioni, dalla Legge 9 novembre 2021, n. 156.

[23] Comma aggiunto dall'articolo 30, comma 8-bis, lettera d), del D.L. 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla Legge 29 giugno 2022, n. 79.

Inquadramento

La disposizione prevede l'istituzione, a cura dell'Agenzia per l'Italia digitale, del Sistema Pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese (SPID) per favorire la diffusione di servizi in rete e agevolare l'accesso agli stessi da parte di cittadini e imprese.

Lo SPID

SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale che garantisce a tutti i cittadini e le imprese un accesso unico, sicuro e protetto ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti.

In realtà con l'istituzione dello SPID le pubbliche amministrazioni possono consentire l'accesso in rete ai propri servizi, oltre che con lo stesso SPID, solo mediante la carta d'identità elettronica e la carta nazionale dei servizi. La possibilità di accesso con carta d'identità elettronica e carta nazionale dei servizi resta comunque consentito indipendentemente dalle modalità predisposte dalle singole amministrazioni.

Ai fini dell'erogazione dei propri servizi in rete, è altresì riconosciuta alle imprese la facoltà di avvalersi del sistema SPID per la gestione dell'identità digitale dei propri utenti. L'adesione al sistema SPID per la verifica dell'accesso ai propri servizi erogati in rete per i quali è richiesto il riconoscimento dell'utente esonera l'impresa da un obbligo generale di sorveglianza delle attività sui propri siti, ai sensi dell'art. 17 del d.lgs. n. 70/2003.

Inoltre a seguito di un'intensa e proficua attività di collaborazione con il Garante per la Protezione dei Dati Personali, l'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) ha emanato i quattro regolamenti tecnici che permettono l'avvio di SPID. In particolare si fa riferimento al regolamento recante le caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale, il regolamento recante tempi e modalità di adozione del sistema da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, il regolamento concernente l'accreditamento dei gestori di identità digitale e il regolamento relativo alle regole necessarie ai gestori di identità digitale per il riuso delle identità pregresse.

Il confronto tra AgID e il Garante ha permesso di arrivare ad una definizione condivisa delle caratteristiche e delle modalità di adozione del Sistema Pubblico di Identità Digitale grazie all'integrazione delle regole tecniche con le osservazioni relative ai profili di specifica competenza del Garante. Aspetto questo non di poca rilevanza visti i dubbi riflessi di tale sistema sulla privacy degli utenti.

Data l'importanza strategica del sistema SPID per l'intero percorso di digitalizzazione del Paese – così come illustrato nei documenti del Governo “Strategia per la crescita digitale” e «Agenda per la semplificazione 2015-2017 – l'Agenzia per l'Italia Digitale e il Garante per la Protezione dei dati personali continueranno comunque a collaborare per assicurare l'allineamento dei regolamenti e delle soluzioni tecniche con le esigenze di sicurezza e garanzia di protezione dei dati, anche nelle successive fasi legate alla realizzazione, allo sviluppo e all'implementazione del sistema.

Il sistema SPID è contraddistinto dalla presenza di diversi attori. L'attore più importante, al centro di tutto, è il cittadino, il quale può ottenere una o più identità digitali. L'identità Digitale è di fatto l'equivalente di un Passaporto Digitale, che contiene alcune informazioni identificative obbligatorie, come il codice fiscale, il nome, il cognome, il luogo di nascita, la data di nascita e il sesso. Oltre a queste informazioni, l'Identità contiene altre informazioni come un indirizzo di email e un numero di telefono, utili per poter comunicare con il soggetto titolare dell'Identità. Inoltre, l'Identità contiene una o più credenziali, utilizzate per poter accedere ai servizi in modo sicuro.

Il secondo attore è il Gestore delle Identità. Il Gestore è un soggetto pubblico o privato che, previo accreditamento presso l'Agenzia per l'Italia Digitale, si occupa di creare e gestire le Identità Digitali.

Oltre ai Gestori di Identità, sono previsti i Gestori di Attributi qualificati, ovvero soggetti che per legge sono titolati a certificare alcuni attributi, come un titolo di studio, una abilitazione professionale, ecc.

Il Cittadino può utilizzare l'Identità Digitale sui «Gestori di Servizi». I Gestori di Servizi sono tutte le pubbliche amministrazioni, ovvero tutti quei soggetti privati che decidono di aderire a SPID in maniera volontaria.

Il Cittadino che desidera, quindi, ottenere una Identità Digitale, si deve rivolgere ad uno dei Gestori di Identità Digitale accreditati. Il Gestore per poter fornire una Identità Digitale deve procedere con un riconoscimento forte del cittadino, attraverso una verifica de-visu. La verifica da parte del Gestore prevede anche il controllo in tempo reale della coerenza degli attributi sull'ANPR, l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente. Questo permette di rendere praticamente impossibili tentativi di creazione di Identità con attributi non corretti.

Nel caso in cui il cittadino disponga già di una Identità Digitali SPID, oppure sia già in possesso di una Carta d'Identità Elettronica attiva o di una Carta Nazionale dei Servizi o di una Tessera Sanitaria con Carta Nazionale dei Servizi, può richiedere un'Identità SPID direttamente on-line, poiché il Gestore dei Servizi può usufruire della verifica de-visu e degli attributi già effettuata.

L'identità SPID è costituita, quindi, da credenziali erogate dagli identity provider o gestori di identità digitale, aziende che rispondono alle caratteristiche definite dai regolamenti tecnici e che possono fare richiesta di accreditamento all'Agenzia per l'Italia Digitale. Cittadini e imprese sono liberi di scegliere il gestore di identità che preferiscono poiché tutti applicano le regole di gestione definite da AgID.

Anche il sito istituzionale dello SPID www.spid.gov.it è stato implementato e presenta nuove funzioni. Attraverso un'accattivante interfaccia grafica ed una struttura molto semplice e intuitiva, il sito dedica le sue diverse sezioni alla presentazione delle caratteristiche dello SPID:

1. indicazione dei livelli di identità e sicurezza;

2. chiarimenti su come registrarsi e quindi ottenere lo SPID;

3. maschera di ricerca delle Pubbliche Amministrazioni che già utilizzano lo SPID;

4. contenuti per gli organi di informazione;

5. FAQ.

In questo modo è possibile conoscere molti aspetti interessanti dello SPID non a tutti noti e cioè che esistono tre livelli di sicurezza delle credenziali SPID: il primo livello permette di accedere ai servizi online attraverso un nome utente e una password scelti dall'utente. Il secondo livello – necessario per servizi che richiedono un grado di sicurezza maggiore – permette l'accesso attraverso un nome utente e una password scelti dall'utente, più la generazione di un codice temporaneo di accesso (one time password). Il terzo livello, oltre al nome utente e la password, richiede un supporto fisico (es. smart card) per l'identificazione.

L'accesso con SPID è riconoscibile dal logo dell'identità digitale e dalla scritta «Accedi con SPID,» spesso posto tra i sistemi di autenticazione durante la fase di accesso ai servizi online. Anche diversi privati hanno abilitato l'accesso ai propri servizi con l'identità digitale. Tra questi sono 11 i fornitori già attivi, ed è possibile richiedere l'abilitazione come service provider sul sito dedicato a SPID.

Inoltre con SPID è possibile autenticarsi per acquisire la firma remota. Attualmente il servizio è disponibile presso due certificatori che consentono l'acquisizione, con autenticazione SPID di livello 2, della firma remota a lungo termine o in modalità one shot. Tutti i certificatori di firma digitale possono potenzialmente implementare e utilizzare SPID per queste funzionalità.

L'identità SPID, inoltre, è la chiave di accesso ai servizi pubblici degli stati membri dell'Unione europea che hanno aderito al nodo eIDAS. Sono 23 i Paesi che hanno attivato l'interoperabilità delle identità nazionali aprendo l'accesso ai propri servizi digitali. Un obiettivo importante, previsto dal Parlamento e dal Consiglio europeo con il Regolamento eIDAS (n. 910/2014) per cui l'Italia è stata tra le prime nazioni ad attivarsi abilitando SPID e la Carta di identità elettronica CIE.

Bibliografia

Contaldo, La Carta Nazionale dei Servizi e l'identità digitale dopo l'introduzione di Spid in Rivista Amministrativa della Repubblica Italiana, Roma, 2019, fasc. 11-12, pt. 2, 643-670; Masucci, Digitalizzazione dell'amministrazione e servizi pubblici “on line”. Lineamenti del disegno normativo in Diritto Pubblico, Bologna, 2019, fasc. 1, 117-151.

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