Legge - 24/11/1981 - n. 689 art. 22 - Opposizione all'ordinanza-ingiunzione 1 2.

Alessandra Petronelli

Opposizione all'ordinanza-ingiunzione  1 2.

Salvo quanto previsto dall' articolo 133 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104 , e da altre disposizioni di legge, contro l'ordinanza-ingiunzione di pagamento e contro l'ordinanza che dispone la sola confisca gli interessati possono proporre opposizione dinanzi all'autorita' giudiziaria ordinaria. L'opposizione e' regolata dall' articolo 6 del decreto legislativo 1° settembre 2011, n. 150  3.

[Il termine è di sessanta giorni se l'interessato risiede all'estero.] 4

[L'opposizione si propone mediante ricorso, al quale è allegata l'ordinanza notificata.]  5

[Il ricorso deve contenere altresì, quando l'opponente non abbia indicato un suo procuratore, la dichiarazione di residenza o la elezione di domicilio nel comune dove ha sede il giudice adito.] 6 7

[Se manca l'indicazione del procuratore oppure la dichiarazione di residenza o la elezione di domicilio, le notificazioni al ricorrente vengono eseguite mediante deposito in cancelleria  89.] 10

[Quando è stato nominato un procuratore, le notificazioni e le comunicazioni nel corso del procedimento sono effettuate nei suoi confronti secondo le modalità stabilite dal codice di procedura civile.] 11

[L'opposizione non sospende l'esecuzione del provvedimento, salvo che il giudice, concorrendo gravi motivi, disponga diversamente con ordinanza inoppugnabile.] 12

[1] La Corte Costituzionale, con sentenza 10 marzo 2004, n. 98 (in Gazz. Uff., 24 marzo, n. 12), ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente articolo, nella parte in cui non consente l'utilizzo del servizio postale per la proposizione dell'opposizione.

[2] La Corte Costituzionale, con sentenza 5 febbraio 1992, n. 62, (in Gazz. Uff., 4 marzo, n. 10), ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente articolo, nella parte in cui non consente ai cittadini italiani appartenenti alla minoranza linguistica slovena nel processo di opposizione ad ordinanze-ingiunzioni applicative di sanzioni amministrative davanti al pretore avente competenza su un territorio dove sia insediata la predetta minoranza, di usare, su loro richiesta, la lingua materna nei propri atti, usufruendo per questi della traduzione nella lingua italiana, nonché di ricevere tradotti nella propria lingua gli atti dell'autorità giudiziaria e le risposte della controparte.

[7] La Corte Costituzionale, con sentenza 15 dicembre 2010, n. 365,  (in Gazz. Uff., 29 dicembre, n. 52), ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente comma, nella parte in cui non prevede, a richiesta dell'opponente, che abbia dichiarato la residenza o eletto domicilio in un comune diverso da quello dove ha sede il giudice adito, modi di notificazione ammessi a questo fine dalle norme statali vigenti, alternativi al deposito presso la cancelleria.

[8] Per la deroga alle disposizioni di cui al presente comma, vedi l'articolo 6, comma 5, della legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificato dall'articolo 7, comma 1, lettera b), del D.L. 12 novembre 2010, n. 187.

[9] La Corte Costituzionale, con sentenza 15 dicembre 2010, n. 365, (in Gazz. Uff., 29 dicembre, n. 52), ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente comma, nella parte in cui non prevede, a richiesta dell'opponente, che abbia dichiarato la residenza o eletto domicilio in un comune diverso da quello dove ha sede il giudice adito, modi di notificazione ammessi a questo fine dalle norme statali vigenti, alternativi al deposito presso la cancelleria.

Inquadramento

Per il commento, v. sub art. 23.

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